Sono un corpo che si leva verso il mondo.
Maurice Merleau-Ponty, Fenomenologia della Percezione, Bompiani, Milano 2005, p. 124.
Il Mito Archeologico
L’Edificio E, la nuova sede e la sala prove della banda della Polizia di Stato, è l’unico complesso edilizio completamente ristrutturato delle ex caserme e conclude il complesso a forma di “C” degli edifici esistenti rispetto al grande cortile centrale. In questo caso, il tema del progetto è il “contenuto del mito”, vale a dire la creazione all’interno dell’edificio, quasi nascosto all’esterno, con un volume di cemento armato, del Cono che contiene la sala prove nel seminterrato, un vero e proprio Tholos archeologico.
Aggrappata al cono strutturale, quasi annodata espressivamente, è la rampa continua in cemento armato che collega i piani fino al tetto. Attorno al volume conico in cemento armato sono sviluppati quattro spazi alti per uffici disposti su due piani.
L’esterno di fronte al palazzo, in cemento grigio scuro, rafforza l’idea di “nascondere” qualcosa di sorprendente al suo interno, di creare una sorpresa, generando un dialogo tra opaco e storia, tra visibile e invisibile, tra modernità e archeologia, tra il contemporaneo e figure archetipiche e primitive.
Sala Prove e Uffici della Banda Musicale della Polizia di Stato
luogo
Roma, Italia
committente
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna
Ministero degli Interni
progetto architettonico
Gianluca Peluffo
con Annalaura Spalla e 5+1AA
design team
Domenica Laface, Gabriele Maria Pulselli, Paola De Lucia, Daniele Marchetti, Luca Pozzi, Alessandra Quarello, Maria Michela Scala, Lorenza Barabino, Stefania Di Adamo, Cinzia Avanzi, Antonio Terranova
programma
Nuova Sede della Banda della Polizia di Stato e Sala Prove all’interno del Complesso delle Direzioni del Ministero degli Interni
superficie totale
28.000 m2
metodo ceramico
Danilo Trogu
foto
© Ernesta Caviola
video
regia: Ernesta Caviola
produzione: The Piranesi Experience
direzione della fotografia: Fabio Paolucci
montaggio: Alessio Franco
si ringrazia Luigi Rotella